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La prossima volta che apri un pacco, osserva quanti strati di materiale di imballaggio devi strappare per arrivare al tuo articolo. Si stima che in una singola scatola entrino fino a sette diversi tipi1 di materiale di imballaggio: nastro adesivo, scatole di cartone, imbottitura in polistirolo e pluriball sono alcuni esempi comuni di materiali che proteggono le merci durante il trasporto. Prima che un pacco arrivi sano e salvo alla porta del consumatore, ha già lasciato dietro di sé un'impronta ambientale. E troppo spesso, questi imballaggi in eccesso finiscono nella spazzatura.
Secondo un rapporto congiunto del World Economic Forum e della Ellen MacArthur Foundation, gli imballaggi stessi rappresentano quasi un terzo di tutta la produzione di plastica, ma solo il 14% di essi sarà riciclato. E questo problema si sta intensificando con la crescita dell'e-commerce, che si sta espandendo a un tasso medio del 20% all'anno in tutto il mondo.
Il packaging sostenibile è un imballaggio concepito in modo da creare il minor impatto ambientale possibile e che al contempo svolge al meglio le sue funzioni.
Questo basso impatto si ottiene in diversi modi: limitando i rifiuti, utilizzando materiali riciclabili o biodegradabili, e utilizzando energia rinnovabile durante la produzione.
Ci sono due ragioni principali. In primo luogo, per l'impatto glboale che gli imballaggi tradizionali hanno sull'ambiente. E in secondo luogo, perché la sostenibilità è diventato un tema così importante ai consumatori che dimostrare un impegno concreto in questo ambito può aiutare ad accrescere la popolarità del tuo brand.
La maggior parte dei consumatori desidera un packaging sostenibile. Già nel 2020, in una ricerca di Trivium Packaging1, il 74% degli intervistati negli Stati Uniti, in Europa e in Sud America era disposto a pagare di più per un prodotto sostenibile. Da allora questa tendenza ha continuato a crescere.
Gli studi hanno dimostrato che esiste una correlazione tra imballaggi sostenibili e branding positivo, e molte associazioni dei consumatori promuovono aziende che utilizzano packaging sostenibili. Dati recenti rivelano che il 44% dei clienti sceglie di acquistare da marchi che dimostrano un chiaro impegno per essere più sostenibili2.
Di conseguenza, sempre più aziende si stanno rendendo conto di quanto sia importante investire in un packaging sostenibile anche per l'acquisizione, la retention ela fidelizzazione a lungo termine dei clienti. E nel mercato ultra-competitivo di oggi, è più importante che mai per i tuoi profitti che la tua azienda adotti pratiche sostenibili.
A nessuno fa piacere ricevere una spedizione in cui l'articolo è confezionato in una scatola esageratamente più grande e lo spazio vuoto è riempito di pluriball o cartone. Un imballaggio eccessivo è ovviamente uno spreco.
Indipendentemente dal fatto che l'imballaggio sia di dimensioni adeguate o meno, tradizionalmente vengono utilizzati diversi tipi di materiali in un singolo pacco: ad esempio, nastro adesivo, cartone, polistirolo e pluriball. Molti di questi materiali sono composti da plastica: secondo il Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente3, circa il 36% di tutta la plastica prodotta viene utilizzata negli imballaggi. E proprio gli imballaggi sono la più grande fonte di rifiuti di plastica monouso al mondo.
La produzione di plastica è anche uno dei processi produttivi più energivori al mondo. Quindi, prima che un pacco confezionato in modo tradizionale arrivi alla porta di un consumatore, ha già avuto un forte impatto negativo sull'ambiente.
Troppo spesso, infine, questi imballaggi finiscono in discarica o diventano rifiuti. La plastica può impiegare fino a 1.000 anni per decomporsi, accumulandosi nell'ambiente, danneggiando il terreno, avvelenando le acque sotterranee e soffocando la fauna marina. Le microplastiche entrano nel corpo umano, con il potenziale di causare gravi danni salute e sono state trovate anche nella placenta dei neonati.
Secondo la Ellen Macarthur Foundation4, la causa principale di tutti questi sprechi è l'attuale struttura dell'economia: prendiamo materiali dalla terra, ne facciamo prodotti e alla fine li gettiamo via come rifiuti. La fondazione promuove una transizione da questa cosiddetta economia lineare a un'economia circolare, in cui si limita in primo luogo la produzione di rifiuti.
L'economia circolare si basa su tre principi: eliminare gli sprechi e l'inquinamento; far circolare prodotti e materiali (al loro massimo valore); e rigenerare la natura. Comporta una transizione verso energie e materiali rinnovabili e dissocia l'attività economica dal consumo di risorse limitate. La fondazione afferma che questo sistema è resiliente e avrebbe un impatto positivo sulle imprese, le persone e l'ambiente.
Chiaramente, le soluzioni di imballaggio sostenibili sono un elemento importante di qualsiasi transizione verso un'economia circolare.
Di seguito è riportata una gamma di opzioni di packaging sostenibile5 da considerare. La domanda che ora devi porti è: quali sono appropriati per la tua attività?
Si tratta di un'alternativa più sostenibile al polistirolo, noto anche come EPS (polistirene espanso sinterizzato). Il polistirolo, uno dei materiali di imballaggio tradizionali, ammortizza gli urti e aiuta a prevenire lo spostamento dei prodotti durante il trasporto, ma non è né biodegradabile né può essere riciclato economicamente, e per questo è stato vietato in molti paesi.
I packing peanuts biodegradabili ammortizzano così come il polistirolo e sono realizzati con materiali naturali sia più sostenibili che più economici.
Il pluriball è una delle opzioni più tradizionali per l'imballaggio e aiuta a proteggere gli oggetti fragili durante la spedizione. Tuttavia, essendo a base di plastica, non si tratta sicuramente di un imballaggio sostenibile.
Un'alternativa più sostenibile è un involucro realizzato in cartone ondulato riciclato. Invece di smaltire o riciclare i rifiuti di cartone post-consumo, al materiale viene data una vita aggiuntiva come imballo. Piccoli tagli sono realizzati per produrre un effetto a fisarmonica che protegge dagli urti proprio come il pluriball.
I cuscini ad aria realizzati in materiale riciclato possono rappresentare un'altra soluzione di imballaggio sostenibile da utilizzare al posto del polistirolo o del pluriball. Disponibili in una varietà di dimensioni, sono ideali per riempire gli spazi vuoti nelle scatole o fornire ammortizzazione intorno agli oggetti imballati.
I cuscini ad aria sono piccoli sacchetti che possono essere gonfiati, quindi sono costituiti principalmente da aria. Ciò riduce la plastica utilizzata nella loro produzione e trasporto rispetto ad altri materiali di imbottitura. Sebbene possano essere riutilizzati e riciclati, è importante scegliere versioni realizzate con materiali riciclati e biodegradabili al 100%.
Le scatole in cartone sono onnipresenti come imballaggio esterno. Rispetto alla plastica, una scatola di cartone riduce il petrolio utilizzato le emissioni di CO2 del 60%6. E, essendo un materiale organico, il cartone è biodegradabile al 100% e può essere riciclato più volte.
Tuttavia, anche se il cartone rappresenta un'alternativa sostenibile, comporta comunque alcuni svantaggi dal punto di vista ambientale. Quando viene gettato nelle discariche, la sua biodegradazione emette gas metano, creando una notevole impronta di carbonio. Inoltre, proviene dagli alberi, contribuendo quindi al rischio di deforestazione. Per mitigare questo problema, cerca di procurarti carta e cartone riciclati post-consumo o post-industriali e cerca materiali certificati per supportare foreste gestite in modo sostenibile.
L'amido di mais è un materiale organico, ricavato dalla pianta del mais o granoturco. Ha proprietà simili alla plastica, il che lo rende un'alternativa alla plastica efficace e più sostenibile per molti utilizzi, dalle bottiglie agli imballaggi in film sfuso.
Tuttavia, poiché l'amido di mais deriva dai chicchi di mais, impatta i sistemi di approvvigionamento alimentare umano e animale, rendendo il mais più costoso. Nonostante abbia eccellenti proprietà per l'imballaggio, potresti comunque preferire optare per un diverso sostituto della plastica.
Se per la natura del tuo prodotto è necessario utilizzare imballaggi in plastica, l'alternativa migliore è scegliere opzioni riciclate o biodegradabili al 100%, anche se la plastica può essere riciclata solo un numero limitato di volte prima di finire in discarica. Un'alternativa più sostenibile sono i materiali plastici biodegradabili, che possono essere decomposti da microrganismi viventi.
La produzione di alcune bioplastiche può competere con le forniture alimentari umane, come quelle a base di amido di mais, canna da zucchero o grano, ma esistono anche poliesteri che sono sintetizzati da microrganismi, chiamati poliidrossialcanoati (PHA). L'unico aspetto negativo dei PHA è il costo del carbonio aggiuntivo necessario ai microrganismi per metabolizzare e produrre questi poliesteri biodegradabili, sebbene gli oli da cucina usati e gli oli animali siano opzioni promettenti, convenienti e sostenibili. Le aziende che hanno introdotto la plastica PHA nella loro catena di approvvigionamento includono Nestlé, Pepsico e Bacardi.
Gli imballaggi tessili ecologici riducono gli sprechi, poiché sono realizzati con materiali durevoli e multiuso come la canapa biologica, il cotone biologico o riciclato, la tapioca o le foglie di palma. Tutti questi materiali sono biodegradabili, quindi impiegano meno tempo per decomporsi naturalmente. Alcuni esempi includono il cotone idrofilo biologico per l'imbottitura, lino e popeline come buste e nastro di canapa per raggruppare i prodotti insieme.
Sebbene l'imballaggio ecologico sia di per sé una tendenza globale e le soluzioni di imballaggio sostenibili discusse sopra ne facciano parte, ecco altri tre tipi di imballaggi innovativi che potrebbero emergere come opzioni chiave in futuro.
L'imballaggio a base di funghi utilizza un processo che combina rifiuti agricoli puliti con radici di funghi. Questa materia prima viene modellata nella forma desiderata, essiccata e utilizzata come imballaggio. I rifiuti agricoli non possono essere utilizzati come cibo, quindi l'imballaggio di funghi evita il dilemma etico che l'imballaggio in amido di mais porta con sé. Inoltre, si degrada naturalmente in poco tempo. Tuttavia, nonostante sia un imballaggio sostenibile, attualmente è utilizzabile solo per gli articoli più piccoli.
Le alghe sono una soluzione di imballaggio sostenibile a base di una sostanza gelatinosa chiamata agar. Questo viene estratto e disidratato per produrre un materiale utilizzabile come imballaggio. Essendo realizzati con una materia prima abbondante e sostenibile, l'imballaggio a base di alghe potrebbe diventare una delle grandi nuove tendenze nel settore del packaging sostenibile.
Il film commestibile è una soluzione di imballaggio sostenibile all'avanguardia, più appropriata per i prodotti alimentari, con un mercato globale che dovrebbe raggiungere i 4,2 miliardi di dollari entro il 20287. Potrebbe ridurre i rifiuti alimentari e di imballaggio, aiutando al contempo a diminuire la presenza di microplastiche nei cibi.
Diversi prodotti naturali possono essere utilizzati per creare imballaggi commestibili, ma il più efficace e ampiamente utilizzato è il chitosano, uno zucchero ricavato dai gusci in chitina dei crostacei. Questo rende il chitosano uno dei biopolimeri più abbondanti e gli imballaggi commestibili un'alternativa alla plastica molto più sostenibile.
Ecco sei modi per rendere il tuo packaging più sostenibile. Explroa quale potrebbe funzionare per la tua azienda:
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